L’infertilità sine causa o idiopatica, è un problema riproduttivo difficile da diagnosticare in quanto, nonostante l’assenza di problemi riscontrati con gli esami diagnostici, la coppia non riesce a concepire un figlio naturalmente. Erroneamente spesso si pensa che soffrire di infertilità sine causa precluda qualsiasi possibilità di procreare, quando invece l’approccio diagnostico e terapeutico di ultima generazione consente di affrontare il problema e tentare con successo anche la via della procreazione assistita.
Ma le terapie di procreazione medicalmente assistita possono rappresentare una soluzione per chi soffre di infertilità idiopatica?
Infertilità idiopatica e PMA
L’infertilità è un problema che, secondo i recenti dati del Registro Nazionale sulla Procreazione Medicalmente Assistita curato dall’Istituto Superiore della Sanità, riguarderebbe circa il 15% delle coppie italiane. Dalle indagini effettuare risulta che un’elevata percentuale di casi di infertilità di coppia, circa il 20%, non è attribuibile ad alcuna causa nota ed evidente. Si parla, in questi casi, di infertilità idiopatica, una condizione che, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, ricorre quando non sussiste un fattore accertabile, che determini il mancato concepimento.
Nel caso in cui ci si trovi dinnanzi a infertilità senza causa dove la parte femminile della coppia abbia meno di 30 anni è consigliabile attendere del tempo prima di avviare un trattamento di PMA, andando a cambiare alcune abitudini di vita che potrebbero rappresentare una causa connessa alla difficoltà di concepimento. Smettere di fumare, ridurre il livello di stress, cattiva alimentazione e sovrappeso, ove presenti, potrebbero infatti rappresentare uno scoglio, ovvero un fattore capace di incidere negativamente sul concepimento.
Trascorso un periodo di assestamento durante il quale, nonostante il cambiamento di alcune abitudini, non dovessero verificarsi cambiamenti significativi e sebbene non vi sia evidenza di apparenti cause di infertilità nella coppia, potrebbe essere una soluzione quella di intraprendere un percorso di procreazione medicalmente assistita. Infatti, a dispetto di una falsa credenza, le possibilità di una coppia affetta da infertilità sine causa di concepire un bambino sano e portare a termine la gravidanza, sono le medesime di quelle di soggetti per i quali la causa di infertilità risulta nota.
L’infertilità sine causa non esiste
È bene inoltre precisare che la sterilità sine causa non esiste, o meglio, viene chiamata con questo nome semplicemente perché al momento non esistono strumenti in grado di diagnosticarla in maniera chiara e certa, bensì l’unico elemento su cui basarsi è connesso soltanto all’impossibilità di concepire. Tuttavia, grazie alle terapie disponibili in campo di procreazione medicalmente assistita è oggi possibile dare speranza e affrontare qualsiasi tipo di condizione di infertilità.
In passato si investivano molto tempo e risorse nella diagnosi relativa alle possibili cause di sterilità e l’indagine più approfondita aveva quasi sempre come oggetto la donna. Questo avveniva principalmente a causa di una minore disponibilità di opzioni terapeutiche e tecniche in grado di affrontare qualsiasi caso di infertilità. Oggi, presso il Centro di Medicina della Riproduzione Biogenesi di Monza, seguendo i migliori standard a livello internazionale, si cerca di portare a termine rapidamente l’iter diagnostico, concentrandosi maggiormente sulle possibili soluzioni, valutate in base all’anamnesi specifica di ogni paziente. Esistono infatti terapie chiare ed efficaci per problematiche diffuse, che possono essere modulate per ogni singolo caso specifico. Non è soffermandosi sulla diagnosi che si migliora l’esito dei trattamenti, ma è importante partire da fattori chiave quali l’età della donna e il tempo trascorso senza raggiungere la gravidanza, per riuscire a determinare la terapia e la tempistica più idonea per ogni coppia.
È inoltre importante sottolineare che, proprio nei casi di infertilità idiopatica, iniziare un percorso di procreazione medicalmente assistita consente di raccogliere informazioni in merito alle possibili cause di infertilità rimaste nascoste. Le indagini diagnostiche possono darci importanti informazioni su alcune cause di sterilità, ma la qualità dei gameti e la loro capacità di formare un embrione sono informazioni che possono essere conosciute solo “mettendo alla prova” i gameti con la fertilizzazione in vitro.