Varicocele: può compromettere la fertilità maschile?
Varicocele: di cosa si tratta e come diagnosticarlo
In Italia l’infertilità colpisce un numero elevato di coppie, si stima circa 300.000 all’anno. Nella metà dei casi la causa è da ricercare nell’uomo. Il varicocele è un disturbo molto diffuso, che colpisce quattro uomini su dieci, e che effettivamente può impedire l’ottenimento di una gravidanza. Spesso questo disturbo non viene diagnosticato fino a quando l’uomo si accorge di non riuscire a concepire e gli vengono quindi prescritte delle analisi specifiche. Esiste una predisposizione familiare al varicocele e una incidenza statistica maggiore per gli uomini longilinei. Questa patologia si contraddistingue per la presenza di varici venose a carico del testicolo, che provoca un aumento della temperatura e una conseguente ridotta ossigenazione dello stesso. Il varicocele è, nella maggior parte dei casi asintomatico, l’unico modo per individuarlo è una visita andrologica in età adolescenziale.
Varicocele: quando è necessario l’intervento?
Non tutti gli uomini che soffrono di varicocele sono destinati a non riuscire a concepire, pertanto è scorretto proporre a tutti indistintamente la risoluzione del problema mediante legatura chirurgica o sclerotizzazione spermatica. Solo se si riscontrano una alterazione del liquido seminale e il varicocele è di grado elevato, si prescrive il trattamento chirurgico. In questo caso si devono attendere almeno sei mesi per potere apprezzare un miglioramento della qualità dello sperma. Se il paziente ha superato i 35-40 anni l’efficacia dell’intervento si riduce drasticamente e non è sempre consigliato.
Varicocele: quando rivolgersi alla PMA?
Se la coppia è formata da soggetti che superano il limite di età sopra indicato, per non perdere ulteriore tempo prezioso, è necessario rivolgersi ad un esperto di PMA che potrà valutare l’opportunità di accedere ad un trattamento di fecondazione assistita.