Teratospermia: una percentuale elevata di spermatozoi con forme anomale può compromettere la fertilità?
Teratospermia o teratozoospermia: cosa indica questo termine?
La teratospermia o teratozoospermia è una patologia secondo la quale oltre il 70% degli spermatozoi rilevabili nel liquido seminale maschile presenta una forma anomala. Uno spermatozoo viene considerato normale quando la testa, il collo, il tratto intermedio e la coda dello spermatozoo non presentano anomalie morfologiche. Una quota troppo elevata di forme atipiche degli spermatozoi può compromettere la fertilità. Le cause di questa patologia sono molteplici: da processi infettivi a infiammazioni alla presenza del varicocele.
Teratospermia: come si cura?
In primo luogo è necessario effettuare le corrette analisi per determinare quale sia la causa della presenza di un elevato numero di spermatozoi con forme anomale nel liquido seminale. E’ sempre sconsigliato emettere una diagnosi di teratospermia basandosi sui risultati di un singolo spermiogramma. Si consiglia di ripeterne almeno due a congrua distanza di tempo. Se la diagnosi viene confermata, è necessario verificare la presenza di un varicocele piuttosto che di processi infiammatori in atto. Nel primo caso è possibile ricorrere ad una correzione chirurgica del problema, nel secondo caso ad una cura farmacologica e di integratori.
Teratospermia e PMA
Se, nonostante una corretta diagnosi e l’effettuazione di cure specifiche, lo spermiogramma continua a presentare un elevato numero di spermatozoi con forme anomale, è corretto richiedere un primo consulto PMA per verificare la possibilità di accedere a tecniche di fecondazione assistita. Grazie a Biogenesi moltissimi uomini sono riusciti a diventare padri, nonostante il problema della teratospermia.