Endometriosi e PMA: deve essere curata prima di un tentativo di fecondazione assistita?
Endometriosi: le cure
Endometriosi e PMA: la fecondazione assistita può essere d’aiuto? L’endometriosi è una patologia che porta il tessuto dell’endometrio, che normalmente riveste solo la parete interna dell’utero, a proliferare ed estendersi ad altri organi quali ovaie, tube, peritoneo, vagina, intestino. Questa patologia trova la sua cura più adeguata nella laparoscopia, che può prevedere l’asportazione dei singoli focolai oppure l’isterectomia ed annessiectomia (asportazione delle ovaie e tube) nei casi più gravi. La rimozione dell’utero viene sempre sconsigliata perché non dà certezza di guarigione ma rende la donna infertile.
Endometriosi e PMA: come prepararsi
Per le donne affette da endometriosi che non riescono a concepire naturalmente, è possibile rivolgersi alla PMA. Esistono varie tecniche di fecondazione assistita o procreazione medicalmente assistita (PMA). I trattamenti di PMA che possono essere utilizzate sono l‘inseminazione intrauterina con stimolazione (IUI), la fecondazione in vitro ed embriotransfer (FIVET) e l’iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi (ICSI). La donna affetta da endometriosi che decide di accedere alla fecondazione assistita, devono utilizzare specifici protocolli di induzione farmacologica della crescita follicolare . In questo modo non è necessario attendere che inizi il ciclo per iniziare la stimolazione. In caso di endometriosi lieve è possibile ricorrere alla IUI, nei casi più gravi, o se ci sono stati fallimenti con gli altri trattamenti, si procede con la FIVET o con ICSI. Per una corretta diagnosi e per la scelta del percorso della procreazione assistita più adatto vi invitiamo a richiedere un primo consulto ai nostri medici esperti di infertilità.