Come viene effettuata una ICSI?
Come effettuare una ICSI: le fasi di esecuzione
La ICSI (Intra Cytoplasmic Sperm Injection) è una tecnica di fecondazione assistita, la cui corretta effettuazione consta in quattro fasi.
- Controllo e stimolazione delle ovaie: Per ottenere gli ovociti necessari per l’ICSI, vengono stimolate le ovaie attraverso somministrazione giornaliera di ormoni, per un lasso di tempo di circa 2 o 3 settimane. Questo passaggio serve a ottenere gli ovociti utili per l’ICSI. Durante questo periodo occorre fare ecografie e prelievi del sangue per verificare il livello di ormoni e lo sviluppo dei follicoli nelle ovaie. Quando il numero e le dimensioni dei follicoli sono adeguati, si fissa la data per il così detto “pick up ovociti” o prelievo degli ovociti in clinica.
- Prelievo e pick up degli ovuli e fecondazione in vitro: quando il numero e le dimensioni dei follicoli è adeguato, si procede con la seconda fase, in cui si estraggono gli ovuli attraverso una puntura ed aspirazione dei follicoli. Dopo l’estrazione, si mantengono gli ovuli in coltura, si estraggono gli spermatozoi mobili e si introduce uno spermatozoo in ciascun ovocita.
- Trasferimento degli embrioni: il giorno dopo il prelievo degli ovociti, si verifica l’avvenuta fecondazione e si valuta il numero di ovociti fertilizzati correttamente. Nei giorni successivi, gli ovuli fecondati si dividono, per effetto dello sviluppo embrionale, finché non vengono trasferiti nell’utero (transfer embrioni).
- Crioconservazione degli embrioni non trasferiti: generalmente vengono trasferiti in utero uno o due embrioni, a seconda delle caratteristiche della coppia. Gli embrioni non trasferiti possono essere crioconservati in azoto liquido attraverso la tecnica della vitrificazione. Questi embrioni possono essere impiegati per ulteriori cicli di ICSI, nel caso in cui il primo non avesse esito positivo o nell’eventualità la coppia desideri altre gravidanze.